Lettera aperta agli amici della FISH.
Salve Vincenzo e cari amici e amiche,
Credo di non sbagliare se penso di poter parlare anche a nome delle altre associazioni di persone con disabilità visiva federate alla FISH.
Ho manifestato più volte, anche in sede di Consiglio nazionale FISH, il mio rammarico per dover constatare in concreto che nelle varie situazioni locali coloro che intervengono in rappresentanza della Federazione nelle varie Consulte comunali,nei gruppi di lavoro, ecc., non fanno rilevare che nei vari provvedimenti o nei verbali di seduta non è neppure citata la disabilità sensoriale. Da ciò consegue poi che, nella traduzione in pratica dell'azione amministrativa, i diritti dei disabili visivi sono molto spesso dimenticati.
Chiedo quindi alla Dirigenza della FISH, della cui attenzione per i nostri problemi a livello politico nazionale sicuramente non dubito, di aiutarci nell'arduo compito di fare in modo che ai responsabili pubblici e privati sia ricordato che anche i ciechi e gli ipovedenti sono persone con disabilità.
L'ho fatto presente anche nell'ultima riunione del Gruppo Accessibilità, ma penso che sarebbe necessario metterlo garbatamente nero su bianco e porlo all'attenzione delle Fish regionalie in particolare di coloro che hanno la delega per il settore delle barriere architettoniche.
L'ultimo spunto per questo mio sfogo è venuto dall'articolo che segue e in particolare dalle ultime righe che qui copio:
".... rilevato come, in provincia, ostacoli e barriere fossero ancora diffusissime, dai marciapiedi senza scivoli ai bagni dei palazzi pubblici non adatti ai disabili."
Io avrei voluto soltanto che a questi esempi fossero state aggiunte poche parole, come ad esempio: "e la mancanza di segnali tattili e di contrasti cromatici per i non vedenti e gli ipovedenti."
Forse in tal modo, pianopiano, enti pubblici e privati terrebbero conto anche dell'esistenza delle barriere percettive.
In attesa di ricevere un cenno di consenso e, soprattutto, qualche proposta concreta di azione, invio a tutti un caro saluto.
Giulio Nardone
Presidente nazionale Associazione Disabili Visivi.
ed ecco l'articolo.
Disabili e soldi anti-barriere. La Fish richiama i Comuni
da Il Giornale di Vicenza del 24/04/2022
VENEZIA. Poco meno di un mese di tempo per accedere ai contributi della Regione per il Peba. Entro il 19 maggio, i Comuni che ancora non sono provvisti del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche possono adeguarsi ottenendo anche un importante sostegno economico regionale. A ricordarlo è Fish Vicenza e Veneto. La Federazione italiana per il superamento dell'handicap sottolinea come i fondi siano un prezioso incentivo per far sì che anche le realtà comunali più piccole o con minori disponibilità mettano in cantiere la programmazione necessaria a rendere i paesi sempre più vivibili e adatti a tutti. "La giunta egionale del Veneto, con la Dgr 415 del 12 aprile 2022, ha deliberato l'assegnazione di contributi regionali finalizzati alla redazione e alla revisione dei Piani di eliminazione delle barriere architettoniche", spiegano il coordinatore di Fish Vicenza Riccardo Cagnes e il delegato regionale per l'accessibilità e la mobilità Dario Ceroni. I contributi sono destinati agli enti che approvino il Peba o la revisione dello stesso "successivamente alla data di pubblicazione del decreto". Per far sì che il rimborso venga riconosciuto, dunque, la domanda di contributo deve essere inviata in Regione entro il 19 maggio (dettagli e informazioni sul bollettino ufficiale della Regione Veneto numero 50 del 19 aprile 2022). Ma cosa e quanto copre il contributo? Il ristoro è destinato alle spese relative ai compensi professionali per la redazione o l'aggiornamento del documento, nella misura del 50 per cento di quanto effettivamente sborsato. Un segnale che va nella giusta direzione a detta della Fish, che accoglie in maniera positiva "questo nuovo impegno finanziario della Regione Veneto per dotare i Comuni di un importante strumento urbanistico teso a migliorare le condizioni di accessibilità e consentire alle persone di godere pienamente dei diritti fondamentali e di pari opportunità". Sempre Fish ricorda però che il finanziamento "non copre la realizzazione delle opere bensì solamente la redazione o la revisione del Peba". Di qui l'invito a tutti i Comuni privi di Peba ad accelerare sull'iter per la stesura e l'approvazione del modello urbanistico che punta a ridisegnare le città e i territori in modo inclusivo e veramente equo. Solo qualche settimana fa proprio Fish aveva rilevato come, in provincia, ostacoli e barriere fossero ancora diffusissime,*** dai marciapiedi senza scivoli ai bagni dei palazzi pubblici non adatti ai disabili. (G.Ar.)