Selvaggia Lucarelli contro l'associazione Nazionale Azzurri: dubbi e risposte mancanti.
La giornalista, tramite un post Facebook, ha denunciato le ombre legate a un evento benefico.
Dubbi, sospetti e domande che ancora non hanno trovato risposta su un evento, che si dichiara "benefico", e che porta il volto di Gianluca Vialli.
L'organizzazione è dell'associazione "La Nazionale Azzurri" e le perplessità sono state mosse da Selvaggia Lucarelli in un post Facebook. La giornalista ha infatti rivelato come gli amici di Vialli non sappiano niente dell'evento e ha poi riferito del suo colloquio con l'ufficio stampa dell'associazione.
Selvaggia Lucarelli, tramite un post Facebook, ha sollevato dubbi e sospetti: "Mi imbatto in questo evento che si dichiara benefico (una partita di calcio a Reggio Calabria) e che utilizza il volto di Vialli. Patrocinio del comune di Reggio, sostegno dell'Arcidiocesi, organizzato da "La Nazionale Azzurri" di Alessandro Arena (un musicista) con la collaborazione di Nicola Elia Alvaro, agente sportivo. Aderiscono tantissime persone tra calciatori e vip vari. Il comunicato stampa parla di Candela, Pippo Inzaghi, Giuseppe Sculli, Pardo, Petrelli, Facchinetti, Materazzi e così via. (Pardo e Facchinetti mi dicono che alla luce delle cose sapute non andranno). L'evento è rilanciato da una società di scommesse sportive. Ma cos'è questa associazione Nazionale azzurri? A guardare il sito un'accozzaglia di cose".
La chiamata agli amici di Vialli e all'ufficio stampa del sito
La Lucarelli ha poi parlato del suo tentativo di far chiarezza sulla vicenda: "Chiamo amici di Vialli, nessuno sa nulla. Chiamo l'ufficio stampa del sito, che è la moglie dell'organizzatore Alessandro Arena. Si chiama Pamela Antonio Luna. Sono le 11,50 del mattino. Quando sente chi sono: "Perché m'hai chiamato a me? Io non parlo mai coi giornalisti". Le spiego che sulla sua bio c'è scritto "ufficio stampa di Nazionale Azzurri". Allora replica: "Sì ma lei mi sta chiamando a mezzogiorno, io a mezzogiorno sto con mio figlio autistico". Le spiego che sono le 11,54 e che è un orario di lavoro. Le chiedo se esistono bilanci dell'organizzazione e che progetto starebbe finanziando chi dona. Risponde che hanno fatto tre eventi (partite) ma che prima servono i soldi. Le spiego che prima serve un progetto. Al che mi dice che hanno avuto tanti appuntamenti con politici, sindaci e personaggi famosi e "sta pregando Dio per prendere una decisione finale sulla città o regione dove sarà".
La storia si conclude, in base a quanto raccontato dalla Lucarelli, nel seguente modo: Chiedo chi siano i politici e personaggi che hanno incontrato. "Lo dirà mio marito, è andato al comune, ha parlato con tante associazioni. Ma noi siamo a Monza quindi stiamo valutando perché non è che possiamo spostarci con facilità". Segue un delirio, si innervosisce. "Lei parla di soldi come se chissà che stiamo raccogliendo! C'è un contabile, non pubblichiamo bilanci perché non siamo obbligati a farlo. Comunque mica sto chiedendo la carità, sto offrendo uno spettacolo, mica vado col cesto a chiedere elemosina. Per ogni personaggio di questi che chiamo servono 150mila € per farlo venire". Al che salto dalla sedia. Paga ospiti e calciatori che giocano per beneficenza? "Lei mi vuole istigare, io ho studiato il mestiere che lei fa, con me non riesce!". Non ho bisogno di spiegare questo progetto. Noi come famiglia sappiamo quello che viviamo. Il problema è che l'italiano è così invidioso che quando vede che altre persone che fanno del bene si accaniscono per stronzate mentre l'Italia cade a pezzi. Ribadisco che vorrei che facessero vedere il progetto visto che chiedono soldi e pure il 5 per mille. Che ci sono poche righe e nessun aggiornamento. Al che mi dice che mi richiamerà suo marito tra un'oretta, lui ha la conferenza stampa dell'evento. Al momento non mi ha chiamata nessuno....
estratto da Corriere dello Sport del 08/09/2023