Si è da poco conclusa la 40-esima settimana bianca, organizzata dall’Associazione Disabili Visivi APS ETS, che si è svolta a Falcade, in provincia di Belluno, dal 21 al 28 gennaio.
Quest’anno, il gruppo era costituito da circa 80 soci, tra ciechi, ipovedenti e amici accompagnatori, che hanno praticato attività sportive divise in tre tipologie: sci alpino o di discesa, sci di fondo e passeggiate su neve con scarponcini e ramponi. Il gruppo, rispetta la parità di genere con pari numero di socie e soci, con un’età che varia dal giovane Federico ipovedente di 13 anni a persone in età da pensione
Per ciascuna delle attività ogni sciatore ha potuto beneficiare di guide volontarie specializzate, sia civili che militari, tra cui appartenenti al Corpo dei Carabinieri Forestali dei Vigili Del Fuoco di Belluno e Treviso, dei Carabinieri di Falcade, della Guardia di Finanza di Predazzo, degli Alpini della Briga Julia e perfino degli Alpini che prestano servizio nel Sacrario di Cima Grappa. Molte delle nostre guide hanno partecipato pur essendo in pensione, per il legame di amicizia dopo tanti anni di attività insieme.
Si tratta di un compleanno importante, di un’avventura che il Radio Club Ciechi D’Italia, come era allora denominata l’attuale Associazione Disabili Visivi, iniziò 40 anni fa in Abruzzo, con meno di 10 soci, per poi svolgersi per circa 30 anni ad Alleghe, sempre nel bellunese, per quindi spostarsi a Falcade dal 2015.
Questa manifestazione è la più ampia a livello europeo, di questo genere, e siamo molto contenti che negli ultimi anni anche altre associazioni abbiano iniziato ad organizzare eventi simili in altre località di montagna, per consentire a persone con disabilità visiva di praticare sport invernali anche in altri posti d’Italia.
La particolarità della località di Falcade è che offre sia piste di Discesa, ben collegate al comprensorio del San Pellegrino, che piste per lo sci di fondo, situate proprio dinanzi all’hotel Cristal in cui i soci dell’ADV alloggiavano.
Da tutti questi anni, grazie alle numerose guide specializzate che l’associazione richiede a livello nazionale e regionale, i molti soci che abbiano voluto provare l’esperienza di praticare uno o più sport sulla neve hanno potuto impararli in sicurezza e, nel corso degli anni, migliorare la tecnica e mantenere un’attività che normalmente è molto impegnativa anche per i cosiddetti “normodotati”.
Lo sci richiede concentrazione, preparazione atletica e un affiatamento con la guida di cui ci si deve fidare…appunto…ciecamente! I risultati oltre che a livello fisico, si sentono anche a livello personale e psicologico, con una crescita di autostima e di consapevolezza, in quanto ci si mette alla prova, si fanno nuove amicizie e nello scambio si apprendono novità su tante tematiche che vanno a vantaggio della vita quotidiana di ogni partecipante, sia socio quindi persona con disabilità, che guida e quindi persona normodotata.
Ma come fanno a sciare i ciechi?
Per la discesa, Le modalità di guida sono di diverso tipo: generalmente con una voce amplificata da un altoparlante e un microfono, detto Robottino, con cui la guida precede lo sciatore e gli fornisce precisi comandi vocali standard affinché il cieco ne segua la traiettoria a pochi metri di distanza; un’altra modalità è a voce diretta, ma in questo caso la guida segue o affianca lo sciatore non vedente, lasciando che faccia la curva seguendo sempre le indicazioni, e infine con una radiolina ricetrasmittente, in cui vengono fornite le indicazioni sulla direzione, anche mantenendo una certa distanza reciproca.
Normalmente si percorrono tutte le piste presenti, a seconda della preparazione e la capacità del singolo atleta: è ovvio che un principiante imparerà nel campo scuola, e non inizierà con pendenze di piste rosse o nere, per poi man mano andare avanti nei giorni e negli anni successivi in caso se la senta e gli piaccia.
Per lo sci di fondo, si usano le piste su cui si allenano gli atleti vedenti e si può scegliere se seguire il “binario” esistente o “pattinare” sulla pista battuta. In particolare, quelle di Falcade sono molto variegate e si sviluppano nei pressi di un torrente, alcune varianti passano su piccoli ponti, affiancano cascate e laghetti e in parte entrano nel bosco offrendo anche una notevole varietà di paesaggio sonoro. Per svolgere questa attività, la guida normalmente affianca lo sciatore non vedente o ipovedente, e fornisce indicazioni a voce sul percorso e sulla correttezza dei movimenti, ed eventuali descrizioni del panorama laddove sia possibile per non interferire con l’attività sportiva.
Il gruppo dedicato alle passeggiate infine, ogni giorno ha percorso sentieri sulla neve e sul ghiaccio, con distanze di circa 7-10 km, con sosta per il pranzo in suggestivi rifugi e malghe in quota, per unire all’attività fisica anche i piaceri eno-gastronomici.
Per pochissimi veterani dello sci, sportivi allenati e particolarmente esperti, quest’anno è stato possibile praticare anche l’esperienza dell’alpinismo, con gli sci attrezzati con le “pelli di foca”, e in una mattinata insieme alle loro guide, hanno percorso in salita un dislivello di circa 750 metri!
Non sono mancate attività sociali, tra cui partite di scacchi e a carte, musica e balli e perfino una serata in quota, passata in un ristorante, il Laresei, situato a 2250 metri di altezza, raggiungibile in motoslitta, nonché una serata finale in compagnia delle nostre guide con musica e premiazioni per le gare sia di fondo che di discesa.
Come già avviene da qualche anno, durante la settimana nelle differenti attività sportive ci sono stati affiancati dei ragazzi dell’ IIS Segato di Belluno, accompagnati dalla loro insegnante di educazione fisica, che ormai conosciamo da anni.
Inoltre anche quest’anno abbiamo avuto l’affiancamento di maestri di sci professionisti e di giovani aspiranti maestri di sci di fondo, che hanno imparato a guidare gli sciatori con disabilità visiva, fornendo anche preziose lezioni di tecnica, e la cui attività con i soci dell’ADV è rientrata in un modulo didattico specifico su cui saranno valutati ai fini del conseguimento del titolo per insegnare.
Un ringraziamento particolare va a tutto lo staff del bellissimo Sport Hotel Cristal di Falcade, in cui il gruppo è stato accolto con professionalità, qualità dei servizi e del cibo, ma soprattutto disponibilità, pazienza, familiarità e calore che, sia nelle settimane verdi estive che in quelle bianche invernali, ci viene riservato da anni.
Di Stefania Leone
Segretario Generale ADV