Il Garante per le Comunicazioni (AgCom) impone ai produttori di tv un simbolo che conduce verso i canali tradizionali. Lo vedremo, con la dovuta evidenza, nel menu iniziale, appena acceso l’apparecchio.
NdR: A questo Tavolo di lavoro hanno partecipato, in rappresentanza dell’Associazione Disabili Visivi, anche la mostra Segretaria Generale Stefania Leone e il nostro socio Michele Rosso.
Un’icona dallo sfondo blu. All’interno la scritta “TV”, bella grande. Più in piccolo una seconda scritta, “CANALI TV”. I produttori di televisori faranno in modo di mostrarci questo simbolo, appena avremo acceso l’apparecchio. Quando punteremo su questa icona blu con il telecomando, saremo arrivati ai canali del digitale terrestre. A imporre ai produttori l’adozione dell’icona per il digitale terrestre è il Garante per le Comunicazioni, l’AgCom (contraria la commissaria Elisa Giomi). I nostri televisori sono ormai dispositivi intelligenti, quasi sempre collegati a Internet. In questa nuova era, da tempo i principali produttori di televisori hanno fatto una scelta precisa. Quando noi pigiamo il tasto rosso e lo accendiamo, l’apparecchio tv ci mostra un menu che sembra instradarci verso le emittenti dello streaming (a partire da Netflix). Lo stesso telecomando ci spinge in questa direzione perché è spesso privo della numerazione tradizionale da 1 a 10, mentre ha il pulsante personalizzato per le principali emittenti dello streaming.
A gennaio 2023, il Garante ha stabilito intanto che il telecomando sarebbe tornato alla numerazione da 1 a 10 (curatrice del provvedimento Laura Aria). La scelta ha sortito due effetti. Primo, ha costruito uno scudo per il digitale terrestre. Secondo, ha aiutato gli spettatori meno giovani, disorientati dai nuovi telecomandi, ridotti all’osso e privi del tastierino tradizionale, con i numeri da 1 a 10.
Adesso, il Garante vuole anche che il menu iniziale — quello che vediamo all’accensione — abbia l’icona dallo sfondo blu per raggiungere il digitale terrestre. Stabilisce il Garante che l’icona dovrà essere «di dimensioni non inferiori» alle altre presenti «nella porzione di schermo in cui è posizionata». Sempre il Garante ricorda che le norme europee, come lo “European Media Freedom Act”, permettono alle famiglie di personalizzare la disposizione delle icone sullo schermo. Perché l’icona del digitale terrestre arrivi sui nostri televisori, i produttori ne aggiorneranno il software
di Aldo Fontanarosa estratto da La Repubblica” 16 .07.2024